SETTEMBRE 2024

Nel mese di settembre 2024, i mercati finanziari globali hanno mostrato un andamento volatile ma con segnali positivi verso la fine del mese. Uno dei fattori principali è stata la riduzione dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense, che ha tagliato i tassi per la prima volta in quattro anni. Questa mossa ha alimentato la speranza di un “soft landing” per l’economia globale, contribuendo a un rialzo dei mercati azionari a livello mondiale.

In particolare, gli Stati Uniti hanno visto una ripresa del 2% per l’indice S&P 500 dopo una caduta iniziale del 4% all’inizio di settembre, causata dalle preoccupazioni per una possibile contrazione economica. Anche in Europa si è registrato un andamento altalenante, con una debolezza nella domanda interna e una continua flessione dei prezzi alla produzione, specialmente in Germania e Francia. La Cina ha giocato un ruolo importante, annunciando misure di stimolo per rilanciare l’economia, che hanno portato a un recupero significativo dei suoi mercati azionari, con un rialzo vicino al 20% durante il mese.

Il calo dell’inflazione negli Stati Uniti, scesa al 2,5%, ha alleviato le pressioni sui tassi di interesse, sostenendo i mercati azionari globali, anche se rimangono preoccupazioni per la debolezza della crescita economica in settori ciclici e per il rallentamento della domanda industriale in Europa e Cina. Inoltre, le incertezze politiche, tra cui le elezioni presidenziali statunitensi del 2024, hanno contribuito a mantenere un certo livello di volatilità.

Anche la Banca Centrale Europea (BCE) ha seguito una linea simile, riducendo i tassi di interesse per stimolare l’economia. In Europa, il rallentamento della crescita economica, in particolare in Germania e Francia, e una debolezza nella domanda interna sono stati fattori determinanti. La BCE ha inoltre riconosciuto che le pressioni inflazionistiche si stavano attenuando, permettendo di alleggerire la politica monetaria senza rischiare un aumento significativo dell’inflazione​.

Questi tagli rappresentano una spinta necessaria per un’economia europea ancora fragile, caratterizzata da problemi strutturali e dalla crisi energetica, ma al tempo stesso c’è la preoccupazione che abbassare troppo i tassi possa ridurre il margine di manovra della BCE nel caso di future crisi. Inoltre, la riduzione dei tassi ha portato sollievo ai governi altamente indebitati, che possono beneficiare di costi di finanziamento più bassi.

In generale, i mercati azionari globali hanno concluso settembre in territorio positivo, con guadagni per i settori meno ciclici e più difensivi come i beni di consumo essenziali e la sanità, mentre i titoli tecnologici hanno mostrato una performance più debole​

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