Il Trust

Cos’è un Trust?

Un trust è un istituto giuridico attraverso il quale una persona, chiamata disponente (o settlor), trasferisce la proprietà di determinati beni a un’altra persona, il trustee, affinché li amministri e li gestisca per il beneficio di uno o più beneficiari o per uno scopo specifico. Il trust è regolato da un atto costitutivo o una dichiarazione di trust, che stabilisce i termini e le condizioni dell’accordo.

1. Parti del Trust

  • Disponente (Settlor): È la persona che istituisce il trust e trasferisce i beni al trustee. Può essere una persona fisica o giuridica.
  • Trustee: È il soggetto che riceve i beni e ha la responsabilità legale di amministrarli secondo le disposizioni del trust. Deve agire con diligenza, prudenza e nell’interesse dei beneficiari.
  • Beneficiari: Sono le persone o le entità che ricevono i benefici del trust. Possono essere individuati nominativamente o identificabili attraverso criteri specificati nel trust.
  • Guardiano (Protector): Figura opzionale che può avere il compito di vigilare sull’operato del trustee e, in alcuni casi, di sostituirlo.

2. Tipi di Trust

  • Trust Discrezionale: Il trustee ha la discrezione su come e quando distribuire i beni ai beneficiari, secondo i criteri stabiliti dal disponente.
  • Trust Fisso: Le modalità e le tempistiche delle distribuzioni ai beneficiari sono rigidamente stabilite nell’atto costitutivo.
  • Trust Testamentario: Viene istituito con il testamento del disponente e ha effetto solo dopo la sua morte.
  • Living Trust: Istituito e operativo durante la vita del disponente.
  • Trust di Scopo: Istituito per perseguire uno scopo specifico e non per il beneficio di determinati beneficiari.

3. Funzionamento del Trust

  • Creazione: Avviene mediante un atto scritto in cui il disponente trasferisce beni al trustee e stabilisce le condizioni e i termini del trust.
  • Gestione: Il trustee deve gestire i beni del trust secondo quanto stabilito nell’atto costitutivo, rispettando gli obblighi fiduciari.
  • Distribuzione: Il trustee distribuisce i beni o i redditi del trust ai beneficiari in conformità alle disposizioni del trust.

4. Vantaggi del Trust

  • Protezione del Patrimonio: I beni trasferiti in trust sono segregati dal patrimonio del disponente e del trustee, offrendo protezione contro eventuali creditori.
  • Pianificazione Successoria: Il trust permette una gestione ordinata della successione e può evitare lunghe e costose procedure ereditarie.
  • Riservatezza: Le disposizioni di un trust possono rimanere riservate, a differenza di un testamento che diventa pubblico.

5. Aspetti Fiscali del Trust

  • Imposta sul Reddito: I redditi prodotti dai beni in trust possono essere tassati in capo al trust stesso o ai beneficiari, a seconda della struttura del trust e della legislazione fiscale applicabile.
  • Imposte di Donazione e Successione: Il trasferimento dei beni nel trust può essere soggetto a imposte di donazione o successione, variabili in base alla giurisdizione.
  • Imposta sul Patrimonio: Alcune giurisdizioni possono applicare imposte sul patrimonio detenuto in trust.
  • Detrazioni e Agevolazioni Fiscali: In alcuni casi, i trust possono beneficiare di detrazioni o agevolazioni fiscali, specialmente se istituiti per scopi caritatevoli o pubblici.

6. Considerazioni Legali

  • Legge Applicabile: Il trust è regolato dalla legge della giurisdizione scelta dal disponente nell’atto costitutivo. È fondamentale che la giurisdizione prescelta riconosca e disciplini adeguatamente il trust.
  • Registrazione e Compliance: In alcune giurisdizioni, il trust deve essere registrato e rispettare specifici obblighi di compliance e rendicontazione.
  • Contenzioso: Le controversie relative ai trust possono sorgere tra i beneficiari e il trustee, o tra i beneficiari stessi, e possono essere risolte attraverso procedimenti legali o arbitrali.

Origine del Trust in Italia

1. Contesto Storico e Giuridico

Il trust è un istituto giuridico di origine anglosassone, specificamente sviluppato nel sistema di common law. Tuttavia, la sua introduzione e utilizzo in Italia, che adotta un sistema di civil law, è relativamente recente e deriva principalmente dall’influenza del diritto internazionale.

2. Recepimento della Convenzione dell’Aia

L’ingresso del trust nel sistema giuridico italiano è avvenuto grazie alla ratifica della Convenzione dell’Aia del 1º luglio 1985 relativa alla legge applicabile ai trust e al loro riconoscimento, attraverso la Legge 16 ottobre 1989, n. 364.

  • Convenzione dell’Aia: La convenzione è stata un importante passo per armonizzare il trattamento dei trust nei paesi di civil law, permettendo loro di riconoscere e applicare trust costituiti secondo le leggi di paesi di common law.
  • Articolo 6 della Legge 364/1989: Stabilisce che l’Italia riconosce i trust istituiti conformemente alle leggi di altre giurisdizioni, dando così validità ai trust nell’ordinamento italiano.

3. Implementazione e Utilizzo del Trust in Italia

Dopo il recepimento della Convenzione dell’Aia, il trust ha iniziato a essere utilizzato in Italia, soprattutto per scopi patrimoniali e successori. Tuttavia, la mancanza di una normativa specifica italiana sui trust ha portato i professionisti a fare riferimento a giurisdizioni straniere per la costituzione dei trust, pur operando in Italia.

4. Giurisprudenza e Prassi Notarile

  • Evoluzione Giurisprudenziale: La giurisprudenza italiana ha giocato un ruolo cruciale nell’affermare la validità e l’applicabilità dei trust. Numerose sentenze hanno chiarito aspetti interpretativi e applicativi, contribuendo alla formazione di un corpus di prassi giuridica.
  • Ruolo dei Notai: I notai italiani, sebbene inizialmente cauti, hanno progressivamente sviluppato competenze nella redazione e gestione degli atti di trust, adattandosi alle esigenze del contesto italiano.

5. Aspetti Fiscali e Normativi

L’assenza di una regolamentazione fiscale specifica per i trust in Italia ha richiesto diverse interpretazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate e dei tribunali tributari.

  • Risoluzioni e Circolari: L’Agenzia delle Entrate ha emesso diverse risoluzioni e circolari per chiarire il trattamento fiscale dei trust, in particolare riguardo l’imposizione sui redditi e le imposte di donazione e successione.
  • Tribunali Tributari: Le controversie fiscali sui trust sono spesso risolte dai tribunali tributari, che hanno contribuito a delineare l’approccio fiscale italiano verso i trust.

6. Riconoscimento e Utilizzo Pratico

Oggi, il trust è riconosciuto e utilizzato in Italia per vari scopi:

  • Pianificazione Patrimoniale: I trust sono impiegati per la protezione dei beni e per una gestione patrimoniale efficiente, soprattutto in contesti familiari e aziendali.
  • Pianificazione Successoria: Vengono utilizzati per pianificare la successione, assicurando una distribuzione ordinata e conforme ai desideri del disponente.
  • Scopi Filantropici e Benefici: Alcuni trust sono costituiti per finalità benefiche o filantropiche, promuovendo progetti di interesse pubblico o sociale.

L’origine Anglo-Americana del Trust

Il trust, pur essendo largamente associato al diritto anglosassone, ha origini che risalgono all’Inghilterra medievale. Tuttavia, il suo sviluppo e diffusione sono stati particolarmente significativi negli Stati Uniti, dove è diventato un istituto giuridico centrale. Ecco una spiegazione dettagliata delle ragioni per cui il trust è spesso considerato di origine americana.

1. Origini Medievali Inglesi

Il concetto di trust ha radici nell’Inghilterra medievale, più precisamente durante il periodo delle Crociate nel XII secolo:

  • Uso (Use): I crociati trasferivano la gestione delle loro proprietà a fidati amici o familiari (detti “feoffees to uses”) per garantire la loro gestione in caso di assenza prolungata. Questo meccanismo era noto come “use” e rappresentava il precursore del moderno trust.
  • Equity Courts: Il sistema giuridico inglese sviluppò le corti di equità (Courts of Equity), separate dalle corti di common law, per risolvere controversie su questi “uses” e altri problemi fiduciari.

2. Sviluppo del Trust in Inghilterra

Nel corso dei secoli, l’istituto del trust si è evoluto e formalizzato in Inghilterra:

  • Statute of Uses (1535): Una legge del parlamento inglese che cercò di limitare l’uso di questi trasferimenti fiduciari, ma che alla fine contribuì alla loro ulteriore evoluzione.
  • Formalizzazione del Trust: I principi e le regole del trust si sono sviluppati ulteriormente nelle corti di equità, stabilendo il quadro normativo che definisce i rapporti fiduciari, i diritti e i doveri del trustee e dei beneficiari.

3. Diffusione e Sviluppo del Trust negli Stati Uniti

Quando i coloni inglesi si stabilirono in America, portarono con sé il concetto di trust, che trovò un terreno fertile per la sua applicazione e ulteriore sviluppo.

  • Adattamento al Nuovo Mondo: Negli Stati Uniti, il trust si adattò alle necessità locali, spesso legate alla gestione delle proprietà agricole, delle terre e, successivamente, delle imprese.
  • Espansione del Diritto Fiduciario: Il sistema giuridico americano adottò e ampliò i principi del trust, adattandoli alle esigenze di una società in rapido sviluppo economico e territoriale.

4. Motivi del Successo del Trust negli Stati Uniti

L’istituto del trust divenne particolarmente importante negli Stati Uniti per diverse ragioni:

  • Flessibilità: Il trust offriva un elevato grado di flessibilità nella gestione patrimoniale, permettendo una varietà di strutture e finalità, dalla pianificazione successoria alla protezione patrimoniale.
  • Protezione dei Beni: La segregazione dei beni in trust consentiva una protezione efficace contro i creditori e altre pretese legali.
  • Pianificazione Fiscale: I trust sono stati utilizzati per ottimizzare le implicazioni fiscali, offrendo vantaggi significativi in termini di tassazione dei redditi e delle successioni.
  • Innovazione Giuridica: Le corti americane e la legislazione statale hanno continuato a innovare e sviluppare il diritto dei trust, introducendo concetti come il trust “dynasty” e altri strumenti avanzati di pianificazione patrimoniale.

5. Influenza Globale del Modello Americano

L’influenza degli Stati Uniti nel panorama giuridico globale ha contribuito alla diffusione del modello del trust americano:

  • Export Giuridico: Molti paesi che adottano sistemi giuridici misti o che hanno influenze anglosassoni hanno incorporato elementi del diritto dei trust americano.
  • Educazione e Professione Legale: Gli studi legali e le scuole di diritto americane hanno giocato un ruolo cruciale nella formazione e diffusione del concetto di trust a livello internazionale.

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